Francesco Agostini
Le mie disavventure nella vasca da bagno
Era il giorno che avevo aspettato da tanto tempo, era giovedì ed ero appena tornato da judo e volevo farmi un bel bagno caldo perché così mi sarei potuto rilassare dopo una giornata molto faticosa, allora mi spogliai ed entrai nella vasca.
Io sapevo che se avessi riempito la vasca fino all'orlo si sarebbe allagato il bagno, non conoscevo il motivo forse perché non mi era stato mai spiegato, ma io lo feci lo stesso per via del fatto che avevo visto mamma e papà cercare di riparare il posto da cui usciva l’acqua.
Allora mi immersi in quell'acqua piena di schiuma e cominciai ad insaponarmi e sciacquarmi la testa.
Prima di lavarmi il corpo volli rimanere un pochino immerso nell'acqua, era molto rilassante perché l’acqua calda mi metteva in uno stato di quiete totale, nel bagno c’era un silenzio che mi faceva quasi impazzire perché il cervello umano è abituato ai rumori. Dopo mi lavai e a malincuore arrivò il momento che dovetti uscire dalla vasca.
Quando misi piede fuori dalla vasca vidi il tappeto galleggiare e mi accorsi che tutto il bagno era allagato, quindi, altro che stato di quiete totale in quel momento ero in uno stato di panico totale, se avessi fatto vedere a mamma quel caos si sarebbe arrabbiata come non mai.
Ma trovai il coraggio di dirglielo e le urlai: <<mamma ho finito di lavarmi e ho allagato il bagno un’altra volta!!!>> quel “un’altra volta” stava per significare che quest’errore l’avevo fatto un altro milione di volte, ma questa volta l’avevo fatto perché credevo che la vasca fosse stata aggiustata.
Quando mamma arrivò non si arrabbiò perché le spiegai il motivo per cui l’avevo fatto, allora con pazienza aiutai mamma ad asciugare il pavimento perché il guaio era il mio e mi sentivo in colpa a far fare tutto a lei.
FRANCESCO AGOSTINI